C’è ancora l’usanza, nelle bancarelle, nelle fiere – e più in generale nel valutare un libro – di mettere a meno un libro piccolo. Di valutarlo, per così dire a peso. Ma va notato che, a parte ovviamente i casi eclatanti di libri piccoli di gran valore (come spesso sono i libri di poesia), anche in ambiti più modesti il libro piccolo può essere una sorpresa, in termini di contenuti e forma editoriale. Così questo Il romanzo greco di Claudio Moreschini (Sansoni 1973) possiede una sua piccola perfezione e una sua grazia. È un excursus sul – nell’antica Grecia – “sottogenere” romanzo, molto ben  scritto, a suo modo esaustivo per una prima – ma non intendo superficiale – attenzione all’argomento. Ha il dono della chiarezza, ed è molto ben organizzato al suo interno. Anche il suo aspetto è gradevole, l’impaginazione adeguata di estrema leggibilità e favorente l’assimilazione. Collana Sansoni Scuola Aperta, della quale, ex analogia, andrò acquistando altri libretti.

@Massimiliano Varnai

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