“Entrate in un giardino di piante, d’erbe, di fiori” per poi accorgervi che si tratta di “un vasto ospitale (luogo ben più deplorabile che un cemeterio)”.  Ci siamo misurati tutti con quella prosa tratta dallo Zibaldone, qui arbitrariamente intitolata Il giardino e resa un librino autonomo, in trentaduesimo, ennesima impresa all’insegna del Pesce d’Oro 1949. Il volumetto è dedicato “all’amico Enrico Piceni” ed è corredato da una sequenza di immagini fuori testo una decina di tavole di nature morte di artisti italiani e stranieri che, tutto sommato e con il massimo rispetto, si barcamena fra il didascalico e il kitsch. Vi troviamo Cezanne, Tosi, Mafai, Morandi, Picasso, e, a chiudere la serie, I fiori della nonna di Mario Carletti, 1945.

È omessa la fonte – probabilmente data per scontata – mentre è dichiarata la tiratura, 1500 esemplari numerati. Le tavole superano per quantità la fogliazione del testo. Siamo al n. 8 della “Serie a Colori”.

@Massimiliano Varnai

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