Avere un buon avversario, mettersi contro qualcuno d’importante, può diventare il metodo giusto per esser riconosciuti e persino per resistere al tempo e arrivare ai posteri. Così potremmo non avere che minimi cenni de Il discorso vero di Celso, invece – pur non avendolo interamente – ne abbiamo un cospicuo corpus: Origene lo commentò e attaccò dettagliatamente e quindi ne salvò dall’oblio una buona parte.

Certo, povero testo, arriva pur sempre per mano altrui: ne saranno stati tagliati e conservati i passi migliori o il taglia incolla – com’è più probabile – ha reinventato il testo, ha travisato – almeno un po’ – le idee, ha sparigliato le carte?

Comunque sia, il caso letterario-teologico-filosofico è ghiotto. Il Celso si scaglia contro la nascente religione cristiana, e contro i suoi adepti con una serie di attacchi e argomentazioni quantomeno da prendere in seria considerazione e da ben valutare.

Illuminante l’introduzione di Giuliana Lanata all’edizione Piccola Biblioteca Adelphi 1987.

@Massimiliano Varnai

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