Uno dei privilegi del redigere i ‘Consigli di lettura’ sta nel poter -o dover- rileggere i libri che si propongono.
Ho passato una mattinata deliziosa con I Racconti di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
I racconti sono tre: La gioia e la legge, La sirena, e I gattini ciechi. A questi nel libro sono premessi I ricordi di infanzia.

Tomasi è un narratore pieno di fantasia, ma è soprattutto memorialista nato.
I suoi Ricordi sono quanto di più seducente si possa desiderare su un mondo passato -il suo- che ritorna e riverbera su quello presente -il nostro-.
Ritorna non tanto nel rimpianto (la malinconia è un ingrediente che Tomasi prediligeva), quanto nella sapienza delle descrizioni, nella ricchezza dei particolari, nell’uso di un linguaggio tutto derivato dalla vita vissuta e goduta.
Degli eventi e dei luoghi, gli riesce di riprodurre i colori, gli odori e i sapori. E a comunicare non la fisicità soltanto, ma il significato più profondo, dovuto alla sua memoria.
Li scriveva per se, per rivivere momenti felici, li ha scritti, per fortuna, anche per noi.

Giuseppe Tomasi di Lampedusa
I Racconti
Feltrinelli